Paolo Piscitelli: Paolo Piscitelli

La mostra che questo giovane artista torinese allestisce per e/static è il secondo e conclusivo momento di una ricerca intorno al rapporto fra il disegno e lo spazio – esplorato e vissuto attraverso quel medium – iniziata all’epoca della mostra presso The Flying Cow Project di Bruxelles nel 1998.

«Dire che quello di Paolo Piscitelli è un lavoro di ricerca significa definirlo in modo letterale. (Ri)cercare è derivato dal latino ‘circa’, “intorno”, che a sua volta deriva da ‘circus’, “circo, cerchio, circonferenza”. Il gesto che Paolo ripete sul foglio bianco – vuoto apparentemente, ma teso, e reso oppositivo dal suo piegarsi ad angolo retto – è circolare, in prevalenza, con un’ampiezza massima determinata dall’estensione del braccio e dalla distanza del corpo dal foglio; non va realmente oltre la misura di quel gesto, né vuole rappresentare qualcosa che non c’è, che non è lì presente, come la traccia visibile del suo movimento di ricerca e di determinazione (determinare è “porre limiti, confini”). Agisce così intorno a sé, e la disposizione ad angolo retto del foglio materializza un’opposizione in apparente che fa da stimolo e supporto al suo gesto, appunto, di ricerca.» (C. F.)

La mostra verrà inaugurata giovedì 13 aprile 2000 a partire dalle ore 17.30. In seguito, lunedì 8 maggio alle ore 18.30 verrà presentato “Seconda intenzione”, un rapporto, redatto dall’artista in collaborazione con Maria Teresa Roberto, Paolo Boselli e Carlo Fossati, sul percorso di questa ricerca come è andata sviluppandosi da Bruxelles a Torino, fra il 1998 e l’anno in corso. In tale occasione sarà anche possibile verificare la reale evoluzione del lavoro esposto: la mostra va infatti considerata come un momento di sviluppo e di crescita, aperta quindi al mutamento, secondo modalità che metteranno in relazione i tempi di vita e di lavoro dell'artista con le connotazioni statiche e dinamiche dello spazio.