Anselmo, Cabiati, De Lorenzo, Parisi, Trinci: Lavori diversi /1
Con questa sua seconda iniziativa e/static rivolge la sua attenzione verso altre/nuove direzioni (secondo l’etimo di ‘diverso’), mostrando aspetti del lavoro di Daniela De Lorenzo e Addo Lodovico Trinci che non apparivano all’interno dell’installazione che ha inaugurato lo spazio il 9 aprile scorso, insieme a lavori di altri tre artisti: Giovanni Anselmo, Vincenzo Cabiati e Paolo Parisi.
Momento cruciale della mostra è un’opera fondamentale (del 1966) di Giovanni Anselmo. Questo lavoro, ‘senza titolo’ (ma l’autore ne parla talvolta come di un “autoritratto”) per la sua intatta freschezza e per lo straordinario equilibrio fra semplicità formale e tensione interiore, come molti altri di quel periodo (Pietra alleggerita, Struttura che mangia l’insalata, Torsione) ci fa capire oggi con chiarezza che l’arte, non soltanto italiana, degli ultimi trent’anni non sarebbe stata la stessa senza la presenza sempre lucida e incisiva quanto discreta di questo autentico innovatore.
Vincenzo Cabiati, con le sue rappresentazioni enigmaticamente sospese fra stupore e ironia che sembrano voler celebrare una sorta di ripetizione del ricordo dell’evento, reinventandolo, e Paolo Parisi, con una installazione video basata su visione suono e assenza – o presenza invisibile rivelata dal suono – accostata a due diversi (ma consonanti) esempi di intervento manuale sui temi archetipici del quadro e dell’apertura, attraverso le stratificazioni operate o svelate dall’esperienza. Sono entrambi, ognuno a suo modo, esempi pregnanti di come la commistione dei media nell’arte contemporanea, troppo spesso presa per buona ‘ipso facto’ e acriticamente, trovi la sua ragione d’essere soltanto quando sia funzionale alla resa di un’idea forte, materiata di – e motivata da – quella particolare energia che chiamiamo desiderio.
Desiderio che, secondo la definizione di un dizionario, “è tutt’uno con la tensione e volontà di essere e di durare”.
0118395667 estatic.it